Ciclone-Campitelli dopo il ko del Teramo: «Da adesso tutti in riga» GUARDA IL VIDEO

TERAMO – «Chi di me può essere più deluso oggi, ma da domani tutti in riga: chi se la sente per il futuro cacci le palle, chi no alzi la mano e si metta ai box, nessuno escluso». E’ tornato il ciclone Campitelli. Il patron del Teramo non ha digerito la pessima figura della squadra a Velletri contro una formazione, la Lupa Roma, che aveva vinto finora 2 partire su 24 e che oggi ha sconfitto il Teramo, autore di una prestazione incolore dove il primo tiro in porta c’è stato nel recupero (traversa di Cruciani). L’ambiente rumoreggia ma lo sfogo di Luciano Campitelli è di quelli attorno al quale da stasera si discuterà. Lo ha fatto in collegamento telefonico, oggi pomeriggio, nella trasmissione "Studio Stadio – Tutti pazzi per il Teramo", condotta da Luigiaurelio Pomante su Teleponte, durante la diretta televisiva per la gara del Teramo. «Prestazione inammissibile, qualcuno deve fare un esame di coscienza e dire e capire se la sente oppure no. noi ci siamo, prendiamo anche le giuste contestazioni, una squadra a questi livelli è scandaloso con l’ultima in classifica».

Campitelli oltre che ai giocatori non le ha risparmiate nemmeno al tecnico Vivarini: «Mi sono stufato a vedere le stesse sostituzioni, agli stessi orari, gli stessi sistemi di gioco… Dopo la prestazione di domenica scorsa oggi ci aspettavamo cose dvirse una squadra che onorasse la maglia, qui c’è confusione totale adesso basta con le scuse, l’anno scorso è finito, adesso basta, ho pagato io di persona insieme a mio cugino…. Adesso bisogna contare le cosiddette pecore, ci siamo dati una mazzata in testa oggi. Voglio sentire le interviste di oggi sicuramente diranno le solite stupidaggini che dicono su ogni intervista. Io sono stufo e siccome sono stufo da oggi in poi tutti quanti, compreso l’allenatore, staranno sulla riga. Perchè purtroppo ha ancora un anno di contratto e se non vuole restare fermo per un anno, dovrà dimostrare che invece le partite si vincono, che si giocano, io voglio vedere 50 tiri a partita».

«Nessuno si può offendere – ha chiuso Campitelli – qui si può offendere sono la società e i tifosi».

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